Un ecotono è un ambiente di transizione tra due ecosistemi, e più in generale tra due ambienti omogenei.
Gli ecotoni contengono specie proprie delle comunità confinanti e specie esclusive dell’area ecotonale stessa, e quindi possiedono un’elevata biodiversità e ricchezza.
Queste sue peculiarità rendono l’ecotono indispensabile poiché proprio attraverso queste strutture avviene il collegamento fra ambienti molto diversi tra loro (boschi-prati, laghi-foreste, acque dolci-acque salate). Uno degli ecotoni più importanti per l’uomo è quello dei margini forestali.
L’ecotono, da un punto di vista psicologico, può essere individuato come la zona intermedia che si sperimenta nella relazione con l’altro.
Non è un IO e non è un TU, ma è uno spazio condiviso: il NOI.
La relazione individuo/ambiente è stata focalizzata fin dal suo esordio dalla Gestalt-therapy come la dinamica fondamentale nello sviluppo del soggetto.
La crescita di ciascuno di noi può avvenire solo attraverso continui contatti e contaminazioni con l’altro. La crescita emozionale e relazionale si manifesta al confine di contatto.
Il confine del soggetto che si espande e lascia la sua comfort-zone dove tutto è conosciuto, ma anche stantio, per incontrare con eccitazione, e forse un pò di paura, il nuovo e diverso da sè, permette quello sano sbilanciamento che porta a includere nuove possibilità di conoscenza di relazione, di vissuti, di storie…integrando nuove specie, altre biodiversità
L’analogia tra l’ecotono – nell’approccio ecologico – e il confine di contatto – in Gestalt-therapy – definisce un parallelismo, sia a livello metaforico che a livello reale, tra processi naturali e processi umani che, seppure attraverso peculiarità proprie, condividono le stesse modalità e dinamiche evolutive.