La sorpresa
Wand sospira quasi chiudendo gli occhi. Si appoggia al Muro quasi nascondendovisi dentro…è
sconsolato e senza più argomenti.
Ha portato “il caso” in supervisione. Non è servito a molto. L’unica cosa che ha capito, è di non
spingere, che ci vuole tempo, che occorre che la paziente/cliente faccia un passo alla volta, che già è
buono che continui a venire in seduta senza affidarsi solo ai farmaci…ok, ma adesso è lui che ci sta
male…vorrebbe essere veramente d’aiuto, fare qualcosa per lei…
Adesso Wand è completamente nascosto dalla gobba del Muro. Si sente spossato e vinto, respira
forte…Marina sta in silenzio e lo guarda come di solito fa…il tempo scivola…
Una voce: CHI HA PARLATO? Wand lo chiede a Marina. Lei non sa e non capisce, ma Wand ha
sentito distintamente una voce maschile che diceva: “guardala veramente e smetti di pensare”.
Wand è confuso, diventa rosso, balbetta…Marina gli chiede se può aiutarlo, lui è impacciato non sa
cosa fare, cosa dire, fortunatamente suona il labile fischio della sveglietta dello studio, ben nascosta
agli occhi altrui, che segnala che mancano giusto cinque minuti alla fine della seduta.
Il fischio lo fa ricomporre. Per un attimo gli tornano in mente le parole della voce: “guardala veramente e smetti di pensare” e per un attimo succede proprio questo.
Marina si accorge, Wand adesso la sta guardando veramente ed è lì con lei.
Prima di alzarsi dalla sua poltrona Marina dice: “oggi è successo qualcosa che non so spiegare mi
sento diversa dal solito, più leggera”. Wand da un lato è contento ma è anche perplesso, un pò turbato.
Rimasto solo (il paziente/cliente successivo arriverà tra un’ora) Wand riprende a domandarsi da
dove venisse quella voce. Lui è sicuro di averla udita in modo distinto: una voce maschile, affermativa, presente, senza particolari inflessioni…CHI E’?
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